giovedì 8 aprile 2010

L'aborto e le carriere

Preso da RosaLucseblog:


L'ostilità cattolica nei confronti della RU 486 è dichiaratamente mirata - visto che l'aborto non sembra poter essere messo in discussione, almeno per ora - a "non banalizzare l'aborto" ovvero a
rendere il più dolorosa possibile l'interruzione di gravidanza.

Ma "tenere in magazzino" la RU 486 ha un altro effetto, secondo me. Passare dall'aborto chirurgico all'aborto chimico significherebbe (significa, alla faccia loro) liberare i ginecologi disponibili ad abortire dal giogo cui sono costretti dagli - innumerevoli - colleghi obiettori. I non obiettori infatti - pochi rispetto alla richiesta - sono a tutt'oggi costretti a non occuparsi di altro che di quello, avendone la carriera totalmente distrutta. L'aborto chimico, io credo, fa paura perchè libera le carriere dei ginecologi che non si rifiutano di fare il loro dovere rendendoli più competitivi, l'obiezione di coscienza è purtroppo anche questo: un comodo sistema per mettere KO i propri colleghi con la benedizione del Papa.

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