
Eugenio Corsini, langarolo classe 1924, amico di Beppe Fenoglio, ci leggeva l'Apocalisse a Palazzo Nuovo con una classe infinita; bello ritrovarlo intervistato da Bruno Quaranta su La Stampa di sabato 26 giugno:
-I greci, dunque: lei è cultore di Aristofane.
-A svettare, Gli Uccelli. Pedissequamente letti come uno spensierato invito all'evasione, sono in realtà un'opera di grande impegno politico e civile. Siamo noi gli uccelli in gabbia, con il Pistetero di turno, il Cavaliere, imbonitore incontrastato, che fa apparire come libertà la malapianta della sudditanza.
Nessun commento:
Posta un commento